
Il tuo business è un bersaglio. Hai gli strumenti per difenderti o aspetti la “botta”?
In questo blog post, parliamo a te che sei un imprenditore, un manager IT o un direttore IT. E, a tutti coloro che la notte si girano e rigirano nel letto con questo pensiero: “Cosa potrebbe succedere se…”.
Quindi, siediti un attimo e prenditi un po’ di tempo per leggere con attenzione questo articolo.
Da qualche mese, è uscito il Rapporto CLUSIT 2025.
Te lo dico subito: non è una lettura da ombrellone. È un faldone di 402 pagine, contenente l’analisi annuale sulla sicurezza informatica, pubblicato ogni anno dall’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.
Breve anticipazione: se ti aspetti buone notizie, “ritenta, sarai più fortunato/a” il prossimo anno.
I dati raccolti fanno pensare a quanto lavoro ci sia da fare.
Noi di Cybe, agenzia di cybersecurity a Modena, siamo qui per raccontarti la verità, nient’altro che la verità. Nuda e cruda.
Indice
Cos’è il Rapporto CLUSIT?
Il CLUSIT è un’analisi svolta dai ricercatori dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.
Proviamo a spiegarti di cosa si tratta in maniera easy.
Quando ti senti febbricitante, la prima cosa a cui pensi è: devo recuperare un termometro per scoprire se ho la febbre; e, quindi un’infiammazione in corso. Allo stesso modo, i ricercatori dell’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica misurano la temperatura del cybercrime globale e italiano, con la redazione di un’analisi chiara, precisa e indipendente sull’evoluzione delle minacce informatiche.
Il Rapporto CLUSIT scopre quali sono le “infiammazioni”. In questo caso, ransomware, data breach e cyber attacchi che hanno colpito le aziende italiane nell’arco degli ultimi 12 mesi. Questa analisi annuale sulla cyber security non si limita a contare gli incidenti, ma identifica trend, settori più colpiti e tipologie di attacco più diffuse.
È un documento utile a ogni imprenditore e manager IT per conoscere il panorama cyber a livello globale e comprendere come migliorare le proprie strategie di difesa.
Cyber attacchi in Italia: i numeri allarmanti del 2024.
Il Rapporto CLUSIT 2025 ha rivelato dati che dovrebbero far suonare l’allarme in ogni ufficio italiano: gli attacchi informatici sono aumentati del 27,4% a livello globale nell’ultimo anno, ma il dato che riguarda l’Italia è il più preoccupante.
Nel 2024, l’80% degli incidenti cyber è stato classificato come “critico” o “grave”. Ma c’è di più: la media mensile di attacchi informatici è quasi raddoppiata, passando dai 139 attacchi del 2019 ai 295 del 2024.
Questi numeri non sono solo statistiche: rappresentano aziende come la tua che hanno subito data breach, ransomware e interruzioni operative che hanno messo a rischio la loro sopravvivenza. Se vuoi sapere quanto è vulnerabile la tua azienda, richiedi una valutazione gratuita della sicurezza informatica.
Perché l’Italia è il bersaglio preferito dei cybercriminali.
In Italia ci distinguiamo in negativo. Siamo riusciti a ottenere un bel record: il 10% degli attacchi informatici a livello globale li abbiamo subiti noi.
È un dato preoccupante, soprattutto se lo si compara a un altro numero: l’Italia rappresenta solo lo 0,7% della popolazione mondiale.
Per farti capire meglio la situazione, o qualche confronto con altri Paesi europei:
- La Francia subisce un bel 4% degli attacchi informatici globali.
- La Germania subisce il 3% degli attacchi informatici globali.
- La Gran Bretagna ottiene un 3% degli attacchi informatici globali.
Come sempre, ci posizioniamo tra gli ultimi della classe. Quindi, se hai un’azienda in Italia, sei in automatico nel mirino dei cybercriminali. Non è una questione di “se” ti attaccheranno, ma di “quando”.
I settori più colpiti: dalla sanità alle PMI, nessuno è al sicuro.
Il Rapporto CLUSIT 2025 ha identificato in modo chiaro chi sono i bersagli principali degli attacchi informatici, entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono i settori più colpiti.
Target multiplo (17,8%).
La strategia della “pesca a strascico” contro le PMI italiane si conferma la più redditizia per i cyber criminali. Questo dato dovrebbe preoccupare ogni piccola e media impresa che pensa di essere “troppo piccola” per essere attaccata.
Settore Governativo, Militare e Legale (13,3%).
Non potevano mancare in questa lista anche le istituzioni e gli studi legali: obiettivi di altissimo valore per il furto di dati sensibili.
Assistenza Sanitaria (13,3%).
Un altro settore evergreen? Gli ospedali e le strutture sanitarie.
Anche loro continuano a essere nella classifica dei settori più colpiti.
Tra scartoffie, personale vacante e altri problemi all’italiana, gli ospedali e le strutture sanitarie continuano imperterrite a lavorare al meglio per rendersi sempre più vulnerabili. Ed è in questo modo che si rendono responsabili di conseguenze fatali nei confronti dei propri pazienti.
Come si curano le malattie, bisognerebbe prendersi cura anche delle vulnerabilità e delle falle informatiche.
Finanza e Assicurazioni (7,3%).
Collezionano brutte figure anche le società che gestiscono crediti, operazioni finanziarie e assicurative. Nonostante gli investimenti massicci in strumenti e piattaforme di cyber security, continuano a essere presi di mira.
In questi settori, spesso, vengono assunte risorse umane che ricoprono il ruolo di SOC umano. Una scelta che, a nostro avviso, non è sufficiente per contrastare la complessità e la velocità degli attacchi informatici moderni.
L’intelligenza artificiale: la nuova arma dei cyber criminali.
Dal 2022, oltre alle guerre reali e sanguinose, dobbiamo considerare le guerre che si combattono nel cyber spazio. Anche queste, sono guerre diffuse e nel proprio “arsenale” usano l’intelligenza artificiale: game changer a tutti gli effetti.
Difatti, l’AI generativa agisce come moltiplicatore di forza per i cyber criminali e i threat actors, così da permettergli di:
- creare campagne di phishing più convincenti e personalizzate;
- automatizzare gli attacchi informatici su larga scala;
- bypassare i sistemi di sicurezza tradizionali;
- generare malware polimorfici difficile da rilevare.
In questo caso, il rischio cyber assume una “natura esistenziale” per tutte le aziende italiane. Non si tratta più di perdere qualche dato: si tratta della sopravvivenza stessa del proprio business.
Distribuzione degli attaccanti: il dominio del cybercrime.
Il cybercrime si conferma la motivazione principale degli incidenti informatici.
Nel 2024, la criminalità cyber è responsabile di quasi 9 attacchi su 10 (86% del totale, +3 punti percentuali rispetto al 2023).
Il Rapporto CLUSIT 2025 ha evidenziato come il cybercrime abbia superato di gran lunga le attività criminali tradizionali grazie ai modelli “as-a-Service”, che rendono gli attacchi accessibili anche a chi non ha competenze tecniche avanzate.
Gli altri attaccanti si distribuiscono così:
- hacktivism: 8%;
- espionage/sabotage: 4%;
- information warfare: 2%.
Stagionalità degli attacchi informatici: quando colpiscono di più.
Qui, moda e stagioni non vengono considerate.
I cyber attacchi e rischi informatici sono distribuiti durante tutto l’anno. Possiamo, però, evidenziare due periodi di picco:
- novembre: 375 attacchi [primo posto];
- ottobre: 328 attacchi [secondo posto].
Sarà la stagione astrologica dello Scorpione a invogliare i cyber criminali a compiere atti illegali?
Scherzi a parte, con una media annuale di 295 attacchi riusciti, la protezione informatica aziendale deve essere attiva 365 giorni l’anno. Quindi, è inutile pensare ai momenti di “tregua”, quando si parla di sicurezza informatica per PMI, ogni giorno puoi rischiare grosso per la tua azienda. Ciò significa che è necessario farti supportare in una strategia di difesa informatica per proteggere il valore della tua azienda 365 giorni l’anno.
Come proteggere la tua PMI: strategie vincenti basate sui dati CLUSIT.
I dati del Rapporto CLUSIT 2025 non devono spaventare, ma attenzionare e responsabilizzare gli imprenditori, gli amministratori delegati e tutti i responsabili IT che lavorano per le PMI.
Il Rapporto CLUSIT è molto più di un’analisi, è una roadmap chiara per la tua protezione. E non è un caso che le aziende che hanno implementato strategie di sicurezza informatica efficaci abbiano ridotto i rischi di attacco del ben 89%.
Se hai deciso di attivarti per vincere la battaglia con il cyber crimine, ti suggeriamo 5 strategie vincenti usate dai leader di mercato. La nostra consulenza cybersecurity personalizzata ti aiuta a implementare la strategia più adatta alla tua realtà aziendale.
Penetration Testing.
Esegui l’attività di Penetration Test con regolarità. Una buona abitudine è programmarne uno ogni 6 mesi per identificare vulnerabilità prima dei cybercriminali.
Vuoi scoprire il servizio di Penetration Test?
Ne parliamo nel dettaglio, qui: https://cybe.zone/penetration-test-sicurezza-aziendale/
Red Teaming.
Questo servizio ti permette di testare la resilienza dell’intera infrastruttura IT con la simulazione di attacchi reali da parte di un team di esperti che agisce come veri cyber criminali.
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Ne parliamo nel dettaglio, qui: https://cybe.zone/ethical-hacking/red-teaming/
Vulnerability Assessment.
Il servizio di Vulnerability Assessment è un’attività che ha l’obiettivo di identificare e valutare le potenziali debolezze e le vulnerabilità presenti nei sistemi informatici, nelle reti e nelle applicazioni di un’azienda.
Vuoi scoprire il servizio di Vulnerability Assessment?
Ne parliamo nel dettaglio, qui: https://cybe.zone/ethical-hacking/vulnerability-assessment/
Cyber Security Awareness.
Riconosci poca consapevolezza in ambito cyber all’interno del tuo team di lavoro?
Devi sapere che il fattore umano rimane l’anello più debole per ciò che riguarda il cyber crimine.
Forma il tuo team per riconoscere phishing, social engineering e tecniche di manipolazione psicologica.
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Ne parliamo nel dettaglio, qui: https://cybe.zone/cyber-security-awareness-formazione-aziendale/
Programma un piano di Business Continuity.
Fatti supportare da noi con un piano di business continuity. Insieme, possiamo progettare un piano su misura per te, così da tutelarti in caso di gestione degli incidenti informatici, data recovery e ripristino delle operazioni. Un lavoro preciso e di qualità che ti permette un ripristino lavorativo rapido e veloce.
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Entriamo in contatto diretto da qui: https://cybe.zone/contatto/
Il tuo prossimo passo.
I numeri del Rapporto CLUSIT 2025 sono brutali: l’Italia porta a casa il 10% degli attacchi globali e tante PMI nel mirino.
L’89% delle aziende che si è protetta per tempo ha evitato il disastro. L’11% no.
Di quale gruppo vuoi far parte? Contatta subito i nostri esperti cybersecurity per una valutazione gratuita del tuo livello di rischio e scopri come proteggere la tua azienda prima che sia troppo tardi.
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